DISTURBI VISIVI: LA PRESBIOPIA

Avete problemi a vedere da vicino, mentre vedete bene da lontano? Allora potreste essere presbiti. Le scritte del vostro libro o giornale sono offuscate e vi trovate a muovere avanti indietro la vostra lettura cenrcando di mettere a fuoco. La presbiopia può insorgere normalmente oltre una certa età.

 

Presbiopia
Visione normale

DISTURBI VISIVI: IL DALTONISMO

LENTI RAINBOW PER DISCROMATOPSIA

Il daltonismo è un disturbo che comporta un’errata percezione dei colori da parte del soggetto. Tale disturbo è causato da un’alterazione ereditaria dei fotorecettori, e colpisce in maggior misura i pazienti di sesso maschile. Il daltonismo si distingue generalmente in acromatopsia, vale a dire il deficit nella visione di tutti e tre i colori primari, ovvero il rosso, il verde e il blu, e in discromatopsie, che comportano un deficit nella visione di uno dei tre colori primari.

In tal caso, si parlerà di deuteranopia se il disturbo riguarda il verde-rosso; se la confusione interessa rosso-blu/verde si parlerà di protanopia, e infine se riguarda il blu e il giallo, il disturbo sarà definito tritanopia.

 

 

La diagnosi viene eseguita mediante un esame cromatico del riconoscimento dei colori. Spesso vengono utilizzate le tavole di Ishiara (tavole numeriche disegnate per eseguire un test rapido nel riconoscimento dei colori) oppure, per approfondire maggiormente, si può effettuare il test di Farnsworth, che consiste nel mettere nella corretta successione tonale una serie di colori.

Le lenti Rainbow sono filtri fotoselettivi che permettono di ri-sincronizzare e cambiare selettivamente, in un formato dinamicamente equilibrato, la lunghezza d’onda di ogni colore della luce che entra in entrambi gli occhi, consentendo di discriminare e migliore la percezione del colore stesso. Studi clinici dimostrano che il 95% dei pazienti riportano un significante miglioramento nella visione dei colori che appaiono più luminosi, ricchi e vividi di sfumature, percepite finalmente per la prima volta.

Prima di valutare qualunque paziente con problemi di discromatopsia o difficoltà nella lettura, è importante che il paziente capisca i limiti delle lenti Rainbow ed abbia delle aspettative realistiche.

Questa tipologia di lenti può sicuramente:

  • Migliorare la percezione generale del colore
  • Rendere i colori più chiari e più nitidi
  • Consentire di osservare e discriminare le sfumature di colore, precedentemente invisibili
  • Migliorare la denominazione dei colori
  • Migliorare le prestazioni sui test di visione dei colori

Le seguenti aspettative non sono realistiche:

  • Curare il deficit nella visione del colore
  • Fornire l’immediata capacità di indicare i colori
  • Consentire di leggere tutti i test di visione dei colori

Le lenti Rainbow non curano la discromatopsia

Metodo di valutazione
Le prove iniziali saranno sempre eseguite sull’occhio non dominante, utilizzando le tavole di Ishihara.

Utilizzando i filtri Rainbow, chiedete al paziente di osservare le tavole valutando se i vari filtri, provati in sequenza, gli consentono di discriminare qualche contrasto.

Eliminare i filtri Rainbow colorati in base alla decisione del paziente.

Le lenti Rainbow sono disponibili sia come filtri neutri sia come lenti graduate.
Per le lenti Rainbow sono disponibili 3 set di prova:

LEGIT RAINBOW COMPLETE:
set composto da 10 coppie di lenti per dislessia e discromatopsia su anello metallico per occhiale di prova

LEGIT RAINBOW DISCROMATOPSIA:
set composto da 3 coppie di lenti per discromatopsia su anello metallico per occhiale di prova

LEGIT RAINBOW DISLESSIA:
set composto da 7 coppie di lenti per dislessia su anello metallico per occhiale di prova

DISTURBI VISIVI: L’ASTIGMATISMO

Vi siete accorti di percepire alcuni lati di un oggetto confusi e le linee rette sembrano essere curve? Allora potreste essere astigmatici. Avete uno dei problemi della vista più comuni. L’astigmatismo può essere combinato con altri difetti visivi come la miopia, l’ipermetropia e la presbiopia.

 

Astigmatismo
Visione normale

DISTURBI VISIVI: L’IPERMETROPIA

Avete difficoltà a vedere da vicino, mentre avete una buona percezione del lontano? Allora potreste essere ipermetropi. L’ipermetropia è un difetto visivo molto comune che a volte è confuso con la presbiopia, ma che ha cause molto differenti. E’ congenito, quindi presente dalla nascita e, se di modesta entità può non essere percepito sino all’età adulta. Infatti, nei gradi lievi e nelle persone giovani viene generalmente compensata dall’accomodazione. Con gli anni, la sollecitata attività accomodativa, può dare origine a bruciore degli occhi, pesantezza oculare, cefalea.

 

Ipermetropia
Visione normale

DISTURBI VISIVI: LA MIOPIA

Avete problemi a vedere da lontano, mentre vedete bene da vicino? Allora potreste essere miopi. Gli oggetti lontani risultano tanto più sfocati, quanto maggiore è l’entità del difetto visivo. Interessa più del 25% della popolazione mondiale e generalmente insorge nell’età scolare.

 

Miopia

Visione normale

L’OCCHIO E IL SUO FUNZIONAMENTO

 Tutte le nostre sensazioni visive sono generate dai raggi di luce che, attraversando la pupilla entrano nell’occhio attraverso il cristallino. I raggi luminosi raggiungono la retina generando gli stimoli visivi, che vengono tradotti in impulsi elettrici condotti dal nervo ottico sino al cervello, che li trasforma in immagini.

Quando l’occhio non presenta alcun difetto visivo, l’immagine degli oggetti si forma correttamente sulla retina. Diversamente la visione risulta sfuocata. La retina é un sottile tessuto composto da due tipi di cellule: i coni e i bastoncelli, specializzati nella conversione da stimolo luminoso a stimolo nervoso. I coni sono concentrati sulla fovea, una piccola depressione sulla retina ad altissima concentrazione di recettori, che permette di vedere un’immagine nitida e di effettuare la separazione fra i differenti colori.

I bastoncelli hanno una funzione complementare ai coni, ed operano in situazioni di scarsa visibilità (ad esempio una stanza poco illuminata, in visione notturna…).

COME L’OCCHIO EFFETTUA IL SUO LAVORO

L’occhio ha una serie di muscoli fini, che permettono di spostare rapidamente lo sguardo fra gli oggetti posti a distanze differenti. Se l’occhio non ha difetti visivi registra correttamente lo stimolo luminoso che sarà sempre messo a fuoco sulla retina. Quindi, vedrete chiaramente da vicino, da lontano e nella zona intermedia. Se invece il punto di fuoco si colloca davanti o dietro la retina, le immagini non sono nitide e diventa necessaria una correzione ottica adeguata.

L’occhio, paragonabile ad una macchina fotografica, mette a fuoco le immagini vicine e lontane, permette la visione tridimensionale e rileva le distanze. La cornea, primo organo esterno a ricevere le immagini, gioca il ruolo di obiettivo fotografico.

La pupilla è come il diaframma dell’apparecchio fotografico: si apre e si chiude in funzione della luminosità. Si trova al centro dell’iride colorata.

Il cristallino è una lente che ha la capacità di modificare la curvatura della sua superficie in funzione della distanza dell’oggetto da osservare. Questa azione viene definita “accomodazione”. Con l’età diminuisce la sua elasticità e la sua efficacia di accomodazione nella visione da vicino; un’evoluzione naturale che prende il nome di presbiopia.

L’umor vitreo, paragonabile alla camera oscura, rappresenta il 90% del volume dell’occhio. E’ gelatinoso, capace di ammortizzare gli urti e mantenere la retina (la membrana nervosa sulla quale si formano le immagini) nella sua posizione. Con gli anni si riduce la sua densità dando origine, talvolta, al fenomeno delle “mosche volanti” (la percezione di macchioline nere in movimento).

L’umor acqueo è un liquido che mantiene la pressione e la forma del globo oculare. E’ composto essenzialmente d’acqua, ma anche di vitamina C, di glucosio, di acido lattico e di proteine.

Il nervo ottico trasmette l’informazione visiva al cervello.